il desiderio di un figlio non sempre apre la strada all'accoglienza di ciò che ci attende.

Essere genitori è un'avventura piena di coinvolgimenti e responsabilità, ma anche di sorprese.

Un figlio è un altro essere umano che entra a far parte della nostra vita e che dipende da noi finché non potrà essere autonomo. 

Entra con prepotenza ed infinita sorpresa a sconvolgere gli equilibri della coppia chiedendo spazio e nuove modalità che favoriscano il suo sviluppo.

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Spesso il pensiero va alla salute del nascituro e le nostre preoccupazioni si riversano sull'evitare malformazioni e sindromi possibili.

Eppure la nuova vita è talmente piena di sorprese che ogni nostro desiderio di controllo rischia di rimanere inevitabilmente disatteso.

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Qualcuno potrebbe dire che la scienza ha fatto passi da gigante e ancora ne farà. Eppure la vita continua a sfuggire al nostro controllo. Nessuno vorrebbe nascere malato ma possiamo dire che un figlio malato valga meno?

Se è di tutto rispetto il proprio desiderio di un figlio sano, occorre chiedersi quanto questo pensiero possa inficiare sull'accoglienza della nuova vita.

E se questa nuova vita nascesse sana e "perfetta" e poi subisse un infortunio che la renda "limitata"? 

Occorre affrontare discorsi che ci ricordino che la realtà supera la nostra capacità di comprensione e che una persona stessa è molto più del suo corpo, della salute e delle sue capacità.

La storia ci insegna che dietro persone inferme o limitate da qualche gene, non c'è soltanto la fatica di stare al passo, ma scoperte, conquiste gioie e molto altro.

Il discorso rischia di prendere pieghe inattese..

Vedremo come proprio il ricorrere alle tecniche di procreazione assistita ci ponga un infinità d'interrogativi sulla salute della nuova vita che vogliamo e ci espone alla tentazione di voler decidere più di quanto dovremmo.

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Il figlio che voglio, è per me un dono o un qualcosa da produrre?

Esploreremo in questo sito tutte le possibilità e le problematiche legate alla procreazione.

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