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Per poter fare un’analisi etica seria sulle diverse tecniche di riproduzione assistita è necessario considerare alcuni principi generali e alcuni criteri etici.  IN BASE A COSA, è GIUSTO O SBAGLIATO?

 

La motivazione a ricorrere alla riproduzione assistita come rimedio a un determinato problema di infertilità, presenta alla base un desiderio di per se nobile e giusto: avere un figlio.

Un desiderio radicato nella profondità della persona e della coppia che si è unita nella speranza di realizzare il sogno della paternità-maternità.

La medicina (come la scienza e la tecnica in genere), ha come scopo quello di porsi al servizio dell’uomo, e quindi anche aiutare una coppia  a soddisfare il desiderio profondo e giusto di procreare.

L’utilizzo della tecnica per il bene della persona (e della società) è non solo lecito, ma a volte anche doveroso. Non dobbiamo dunque rifiutare il ricorso ad essa come se fosse qualcosa di contrario all’uomo, solo perché ha una componente artificiale. Ma fino a che punto?

Occorre considerare, però, che desiderare un figlio è diverso da pretendere di avere “diritto al figlio”.

I diritti si riferiscono alle cose che sono oggetto di possesso, non alle persone, che non debbono essere mai possedute. Tra le persone si stabiliscono accordi e, dove non è possibile, un tutore fa gli interessi del soggetto impossibilitato. In questo caso i genitori tutelano il bene dei figli che ancora devono essere. Potremmo definire diritto di una coppia mettere in atto quelle azioni che sono proprie del loro stato, col desiderio di avere un figlio chiedendo alla medicina di andare incontro alle loro difficoltà.

In ogni azione umana, la libertà personale va accompagnata dalla propria responsabilità.

e soprattutto quando quell’azione influisce su di un’altra persona. Ma un figlio lo consideriamo persona? Quando incominciamo a considerarlo persona? Molte problematiche sulle tecniche di PMA riguardano il come consideriamo l'embrione, il feto, insomma la nuova vita che viene concepita e si sviluppa all'interno del corpo di una donna.

Quando progettiamo una possibile azione, dobbiamo sempre considerare gli effetti che avrà o potrebbe avere sugli altri coinvolti, nel presente e nel futuro. Questo vale in modo profondo, quando si tratta di dare inizio all’esistenza di una persona. In questo caso la coppia diventa responsabile del fatto che esista, del modo in cui l’ha fatta esistere, e delle condizioni in cui ha scelto di porla nel dargli l’esistenza.

Dobbiamo innanzitutto cercare il bene della persona.

Se l’azione prevista comportasse la morte di altri esseri umani, o la loro manipolazione dannosa? 

 Il fine non può giustificare i mezzi quando in gioco c'è la vita. Dovremmo saper fare un passo indietro nonostante sia, in se stesso, un desiderio giusto e nobile. E' cio che accade ad una parte delle coppie che iniziano procedure di PMA e poi si ritirano, perché si trovano ad affrontare problematiche che non credevano.

Secondo tutto questo, il problema etico relativo alla riproduzione assistita si pone a due livelli:

quello del fine e quello dei mezzi.

Dobbiamo analizzare se il proposito di avere un figlio, in determinate circostanze, è giusto nei confronti del nascituro; e se lo è, dobbiamo chiederci se il mezzo che si vuole utilizzare per raggiungere questo scopo è rispettoso della vita, della salute fisica e psichica e della dignità della persona di tutte le persone in gioco.

Lavoro di squadra

Come fare a capire se una cosa va bene e un altra no? 

Secondo quale criterio decidiamo ?

 

Esistono dei principi che possono illuminare il nostro ragionare ed aiutarci a scegliere?

Se i nostri desideri  non sono tutto, quali sono i limiti? 

La salute personale riguarda anche lo spirito guidato da...

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SALUTE FISICA

La medicina ha come fine il benessere del paziente.

Di fronte a limiti che impediscono di realizzare un bene, quali obblighi ha la medicina?

In molti casi la tecnologia medica sostituisce parti del corpo per restituire la funzionalità originaria, ma quando parliamo di PMA il campo si allarga.

Nel caso di procreazione assistita ci sono controindicazioni per la salute?

Chi sono gli attori in gioco di cui dovremmo preoccuparci della salute?

 

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PROBLEMATICHE ETICHE

Le tecniche di procreazione assistita spesso portano il momento della formazione della prima cellula del nascituro, al di fuori del corpo umano.

 

Ci sono rischi in queste pratiche? 

Ci sono rischi per la madre e il futuro nascituro?

Quali problematiche si creano nella pratica di queste tecniche?

Coach per il benessere

Consigli e valutazioni

Proviamo a mettere le varie tecniche a confronto per comprenderne la validità medica.

Non vogliamo fermarci soltanto alle percentuali di riuscita ma vogliamo valutare anche i costi in termini psicologici, fisici, morali, sociali....

Quali  problematiche che sollevano?

Come fare a scegliere il metodo migliore?

Una tabella riassuntiva ed esplicativa può aiutarci ad avere il quadro della situazione da vari punti di vista. 

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